Il SARS-CoV-2 è il beta-coronarivus responsabile della pandemia COVID-19, iniziata sul finire del 2019 nella provincia Cinese dello Hubei, dove si trova la città di Wuhan. Il virus possiede delle proteine di superficie (“spikes”) che rappresentano il punto di attacco al recettore ACE2 (angiotensin-converting enzyme 2) che è presente sull’epitelio bronco-alveolare e con il quale il virus ha una forte affinità.

Recettori ACE2 sono stati identificati anche in altri epiteli, in particolare nel piccolo intestino, dove fisiologicamente sono implicati nell’uptake di aminoacidi (es triptofano) con successiva produzione di peptidi antimicrobici. Pertanto, non è sorprendente che in letteratura siano presenti diverse segnalazioni di pazienti (adulti e pediatrici) che presentano sintomi gastrointestinali (GI) (nausea, vomito, diarrea) insieme alla classica sintomatologia respiratoria. In alcuni casi i sintomi GI hanno preceduto i sintomi respiratori, ma di solito sembrano essere associati ad una malattia respiratoria moderata.

Dalle più importanti pubblicazioni possiamo derivare i seguenti messaggi:

  • L’insorgenza di sintomi GI in un soggetto che ha avuto contatti con ambienti di contagiati da SARS-CoV-2 deve indurre alla ricerca del virus, anche in assenza di sintomi oro-faringei e respiratori
  • La eliminazione fecale di SARS-CoV-2 (documentata dalla ricerca molecolare dell’RNA virale) è stata confermata in pazienti COVID-19; inoltre, è possibile rilevare la presenza del virus nelle feci per diversi giorni dopo la negativizzazione dei tamponi oro-faringei
  • Non è possibile, tuttavia, trarre delle conclusioni sulla importanza di una via oro-fecale di trasmissione dell’infezione. Tuttavia, la rapida diffusione del virus a livello planetario sembra suggerire altre vie di contagio oltre quella classica respiratoria.
  • Non è stato documentato se pazienti asintomatici possono albergare nell’intestino il virus e trasmetterlo per via fecale.
  • Sia i dati precedenti che la documentata persistenza del virus sulle superfici esterne degli ambienti di vita e di lavoro suggeriscono una attenta igienizzazione delle nostre mani e degli oggetti con cui esse vengono in contatto.

 

Journal of Pediatric Gastroenterology and Nutrition 2020; 71:150-152

American Journal of Gastroenterology 2020; 115:916-923

Clinical Gastroenterology and Hepatology 2020; 18:1409-1411